domenica 10 gennaio 2010

Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato"


"Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato", questa è stato il tema, proposta dal Papa per la giornata mondiale della pace 2010.

Non posso dimenticare mai, la bellissima gita che ho fatto a kasmir, stato più a nord dell’India. Le colline verde che baciano il cielo azzurro, la visione delle barche illuminate che galleggiano nei laghi nella sera , i giardini sorprendenti con gli alberi Chinar…. È veramente un paradiso sulla terra con un’abbondanza di bellezza naturali. Per avere una visione migliore, siamo salito alla cima con la funivia. Per un momento sono rimasto veramente stupito, vedendo il mondo affascinante che ci circondava. Ho ringraziato il signore per le sue creature meravigliose. Con la salmista io ho anche ripetuto “I cieli narrano la gloria di Dio e l'opera delle sue mani annunzia il firmamento”. Il cielo, il mare, , i monti, le colline, i fiumi, gli uomoni e gli animali…tutti sono l’opera di Dio. Si la natura è veramente un dono di Dio e risplenda il volto di Dio. Attraverso la natura bella, irradiante, accattivante , il signore faccia risplendere il suo volto. Contemplare la bellezza del creato è stimolo a riconoscere l’amore del Creatore, quell’Amore che move il sole e l’altre stelle. Chi sa riconoscere nel cosmo i riflessi del volto invisibile del Creatore, è portato ad avere maggiore amore per le creature, maggiore sensibilità per il loro valore simbolico

Tutto il creato appartiene a Dio e il signore lo ha affidato a noi non per dominarlo, ma per custodirlo. Essendo la creatura più nobile e dignitosa tra le creature, L’uomo ha il dovere di esercitare un governo responsabile della creazione, custodendola e coltivandola. I diversi fenomeni come i cambiamenti climatici, riscaldamento globale, la desertificazione, l’inquinamento dei fiumi, la perdita della biodiversità sono i temi caldi della nostra riflessione odierna perché loro mettono in pericolo la nostra vita. Ma quale è la vera regione dietro questi fenomeni. Il tema del degrado ambientale chiama in causa i comportamenti di ognuno di noi. In fatti il nostro egoismo, i nostri modelli di consumo e produzione, il nostro individualismo e menefreghismo che ha causato questa crisi. Bisogna concepire questa crisi come una chiamata alla responsabilità. Come diceva il papa nel suo messaggio per la Giornata mondiale “La crisi ecologica, dunque, offre una storica opportunità per elaborare una risposta collettiva volta a convertire il modello di sviluppo globale in una direzione più rispettosa nei confronti del creato e di uno sviluppo umano integrale, ispirato ai valori propri della carità nella verità.”

Nessun commento:

Posta un commento